Il “Rosario Meditato” , è un libro che contiene preghiere alla Vergine e allo Spirito Santo con raffigurazioni dei Misteri del SS. Rosario riportati su tela. Viene scritto dalla signora Luciana Cannatà su ispirazione della Madonna. Sotto la stessa ispirazione, dipinge i misteri del SS. Rosario, al fine di predisporre le illustrazioni che avrebbero corredato un libretto per diffondere la conoscenza del Rosario – novena e del Rosario – meditato, secondo le intenzioni rivelatele dalla Madonna. Questo proposito viene sottoposto al vaglio della Curia Vescovile che non lo scoraggia. Il Vescovo di Oppido Mamertina, Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Domenico Crusco ed il teologo della diocesi, Prof. don Giuseppe Falleti, ne hanno seguito passo passo la realizzazione. Recependo le osservazioni di Sua E. il Vescovo, la signora Luciana inserisce nel libretto anche le principali preghiere ufficiali della chiesa ed ogni quadro, appena ultimato ed ancora fresco di pittura, viene portato in curia per sottoporlo all’esame del teologo per un preliminare giudizio di ortodossia, stante che le opere, frutto d’ispirazione, sono realizzate “di getto” e non dopo lunghe ed attente meditazioni e profondi studi. L’opera pittorica viene compiuta nell’estate del 1997. Il libro viene stampato per la prima volta a novembre del 1997.
Il libro viene presentato ufficialmente il 18 giugno 1998 presso l’Accademia di Belle di Reggio Calabria, contemporaneamente all’inaugurazione della sua personale di “Pittura Sacra”.
La manifestazione è stata patrocinata dall’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria.
Il libro è stato presentato da Dott. Pasquale Ippolito, Presidente della Corte d’Assise di Reggio Calabria.
I quadri sono stati commentati dal critico Prof.ssa Antonietta Mamone, docente di Storia dell’Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria.
Moderatore e Presidente del convegno è stato il Prof. Antonino Monorchio, Psichiatra e docente di Psicologia della Religione all’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Reggio Calabria.
I quadri sono stati benedetti dai rappresentanti della Diocesi di Oppido-Palmi, Sacerdoti: Don Andrea Dipino, parroco della parrocchia San Antonio di Bosco di Rosarno e guida spirituale della signora Luciana Cannatà e Don Salvatore Tucci, parroco della parrocchia M.SS. Annunziata di Bellantone di Laureana di Borrello.
Benedizione dei quadri
L’intervento di Don Andrea Dipino ( a sinistra don Salvatore Tucci )
La mia presenza qui e anche quella del sacerdote don Salvatore Tucci, sta ad indicare che la Chiesa approva questa bellissima iniziativa della signora Luciana Cannatà. Il Vescovo ne é a conoscenza e proprio ieri gliene ho parlato. Lui si é rammaricato per i molti impegni che gli impediscono di presenziare e dire una sua parola in questa bellissima circostanza. Io devo esprimere il mio ringraziamento alla signora Luciana perché con questa sua contemplazione dei misteri del S. Rosario, ancora una volta possiamo dire che il S. Rosario non é una preghiera monotona, come affermano tanti che non amano e non vogliono bene alla Madonna, non é soltanto una continua, meccanica ripetizione di Ave Maria e di Padre Nostro, ma rappresenta la meditazione e contemplazione della vita di Gesù. Noi ora siamo in possesso di un libretto che ci aiuta a contemplare e infatti, quando si enuncia un mistero, si manifesta proprio l’amore per la Madonna e per Gesù. La bellezza dei misteri del S. Rosario illustrati dalla signora Luciana nei quadri e nel libretto, sta nella loro originalità, in quanto con essi, lei ha voluto esprimere il grande amore che sente per la Madonna e per Gesù e in tal senso ha voluto dare a tutti noi un aiuto per recitare bene il S. Rosario. Questo libretto quindi ci aiuta ad onorare la Madonna ed é proprio questo lo scopo che si é prefisso la signora Luciana portando a compimento quest’opera. La Chiesa dal canto suo non può guardare se non con gioia a questa bellissima iniziativa e raccomandare sempre a tutti i fedeli la recita del S. Rosario, specialmente in famiglia, perché una famiglia che prega é una famiglia unita e in essa si posa la benedizione di Dio e della Madonna.
(Dall’intervento del Sac. Don Andrea Dipino)
L’intervento del Dott. Pasquale Ippolito
… La sig.ra Cannatà ha un passato di insegnante. E’ felicemente sposata ed è madre di due bellissime figlie. Abita in contrada Bosco di Rosarno, in una linda e dignitosa casa circondata dalla campagna.
Si presenta come una persona colta, affabile nei modi, corretta nel linguaggio, composta nel gesto e nel vestiario.
La sua vita scorreva serena tra il lavoro e la famiglia, sino a quando avvertiva la chiamata di Dio. Il soprannaturale le si manifestava sin dalla tenera età con delle visioni del Cristo e della Madonna, ma solo nell’età matura, la Madonna le diceva di adoperarsi per fare riavvicinare gli uomini a Dio attraverso la preghiera. Su ispirazione della Madonna scriveva un Rosario meditato, alcune preghiere alla Vergine ed allo Spirito Santo e dipingeva i misteri del S. Rosario.
Al solo fine di ubbidire al messaggio ricevuto dalla Madonna il 27/11/1995, dopo aver consultato la curia, faceva stampare l’opera intitolata il “ Rosario Meditato “. Il libro è dedicato al Santo Padre Giovanni Paolo II e a Madre Teresa di Calcutta cui la sig.ra Cannatà rivolge nobilissime espressioni, parlando da piccola serva ad una grande sorella in Cristo, definita autentica testimone della carità di Dio nel Mondo.
L’opera è suddivisa in sette parti: 1) il Rosario meditato, con l’illustrazione dei misteri mediante la riproduzione di apposite opere di pittura realizzate dalla stessa Cannatà; 2) le litanie in onore dell’Immacolata Concezione; 3) il messaggio ricevuto dalla Santa Vergine il 27/11/1995;
4) preghiere e lodi alla Madonna; 5) invocazioni allo Spirito Santo; 6) riflessioni sulla preghiera della famiglia cristiana e sulle beatitudini, alcuni spunti di riflessione rivolti a coloro che hanno posto il proprio cuore nella ricchezza, a coloro che sono ciechi perché non vogliono vedere e sono sordi perché non vogliono udire ed a quelli che vivendo nel Signore null’altro desiderano; 7) un’appendice costituita dalle preghiere principali della chiesa.
Il linguaggio del testo è estremamente semplice e discorsivo e in quanto tale accessibile a tutti.
Passando ad esaminare le singole parti dell’opera iniziamo dal Rosario meditato.
E’ un normale Rosario, con l’aggiunta dopo ogni singolo mistero, di appropriate preghiere ed invocazioni a Gesù e alla Madonna. Tralascio di parlare del rosario in quanto il suo significato e la sua valenza, essendo notori, non necessitano di commenti. Relativamente alle preghiere, emerge che i loro punti salienti sono costituiti dalla richiesta della grazia dell’amore verso Dio e il prossimo, della pratica della carità e della misericordia, del perdono delle offese ricevute, della pratica dell’umiltà, del rifiuto della ricchezza quale scopo della vita, della salvezza delle famiglie.
Nel Rosario meditato si chiede a Dio e alla Madonna la conversione del cuore verso Dio, l’amore di Dio e del prossimo, il dono dell’umiltà e di misericordia, la conversione dei giovani abbagliati dal consumismo, la forza di sopportare la propria croce quotidiana, la distruzione del proprio orgoglio e della propria superbia, l’aiuto a saper perdonare, la possibilità di essere di conforto per tutte le persone sofferenti, il dono della carità verso il prossimo, l’aiuto a sconfiggere il peccato, la superbia e il dolore, l’aiuto alle famiglie perché crescano nell’amore di Gesù Cristo Redentore e perché seguano l’esempio della famiglia di Nazareth.
Con il Rosario meditato dunque Luciana Cannatà indica un preciso percorso di fede e compone una grande e nobile preghiera con la quale si chiede a Dio e alla Madonna l’aiuto necessario a realizzare con le opere e con la vita i precetti della fede.
Le litanie in onore dell’Immacolata Concezione sono nuove ed originali. La S. Vergine è ivi invocata con il termine di Agnella di Dio Padre, Agnella del Figlio ed Agnella dello Spirito Santo. Il termine Agnella è inusuale e potrebbe apparire improprio. Costituisce invece un ritorno alla terminologia della Chiesa delle origini, quando la Madonna era invocata quale Agnella di Dio.
Le preghiere alla Vergine sono finalizzate alla richiesta di particolari grazie e devono essere completate con la successiva recita di tre Padre Nostro, tre Ave Maria e tre Gloria al Padre.
Le invocazioni allo Spirito Santo sono invece finalizzate ad ottenere i sette doni dello Spirito Paraclito e cioè lo Spirito di Sapienza,d’Intelletto,di Consiglio,di Fortezza,di Scienza,di Pietà e del Timore di Dio…
(Dall’intervento del Dott. Pasquale Ippolito)
L’intervento della Prof.ssa Antonietta Mamone
…La produzione artistica di Luciana Cannatà, personaggio mistico di notevole tempra, si connota di una dualità compositiva che prevede un dato precisamente religioso ed un altro prettamente artistico. Recensire i quadri dei misteri del Rosario, affiancati alla pubblicazione del Rosario Meditato, opera della stessa Cannatà, implica la necessità di osservare tali opere con la volontà di riscontrarvi un’urgenza spirituale sostanziale. L’autrice, con semplicità di composizione, narra gli avvenimenti della vita di Cristo cui ella guarda con acuta osservazione umana, avvertendo non solo e tanto l’impegno divulgativo religioso, quanto l’urgenza del fare e del testimoniare in maniera artistica. La Cannatà, legata ad una vera e propria missione religiosa, si offre, con le sue tele, alla conoscenza dei fruitori con la capacità di lettura che è propria di chi padroneggia l’argomento con la disinvoltura della conoscenza, che appare mentale e spirituale. Quel che colpisce in questa serie di quadri non è soltanto la precisa connotazione di elementi biblici ed evangelici, quanto, piuttosto, la spontaneità di narrazione e la sua rappresentazione sulla tela.
…Devo dire che il grande merito della sig.ra Cannatà è quello di ritornare ad una soluzione antica della religione cristiana che ha permesso in effetti che le pareti delle antiche basiliche venissero affrescate affinché la gente semplice potesse conoscere quelle che erano le storie della chiesa, le storie della venuta di Cristo e le storie di Dio. Quindi ripeto, un doppio intervento quello della sig.ra Luciana, sicuramente di carattere mistico ma anche, ancora una volta, di evangelizzazione. D’altro canto l’arte sacra a questo serviva; forse negli anni nostri un po’ ci siamo dimenticati di questa indicazione. Il ritornare verso certe soluzioni di una tradizione artistica che si è perduta negli anni, lo dico da un punto di vista critico e non da un punto di vista assolutamente religioso, è sicuramente l’indicazione di una nuova chiave di lettura del cui merito devo dare atto alla sig.ra Luciana Cannatà.
(Dalla presentazione della Prof.ssa Antonietta Mamone)
L’intervento del Prof. Antonino Monorchio
…In questa dimensione artistica della sig.ra Cannatà, l’aspetto trasparenza spirituale, cui faceva riferimento lo storico dell’arte, ritengo sia in sintonia con la cultura del nostro tempo, con lo spirito dell’epoca. Ogni cultura ha il suo modo di esprimersi e pur riproponendo modi antichi di rappresentazione, riporta sempre l’intensità e le urgenze culturali che stiamo attraversando. Ogni epoca ebbe un modo particolare di trasporto con la Madre del Signore e certamente la sig.ra Cannatà ha trovato questa sintonia con le qualità che le sono peculiari facendo di questa esigenza un’opera d’arte. Ringrazio la sig.ra Cannatà che in questo sforzo, in questa dimensione artistica e mistica che le è peculiare, ha cercato di dare a tutti noi una indicazione per trovare nel nostro tempo, con la nostra cultura, un rapporto con Dio.
(Dall’intervento conclusivo del Dott. Antonino Monorchio)
IV Edizione Anno 2010
Presentazione
Boom del Rosario
È il caso di dirlo e constatarlo…non solo negli “omnia sacra” (negozi di articoli religiosi), ma anche nelle mani di tutti: uomini e donne, anziani e adulti, giovani e bambini……la dolce corona che orna e cinge il collo, i polsi e le dita. E non si tratta di un talismano, di un sedativo o di un calma nervi.
La Madonna combatte e vince tutte le buone battaglie per noi col santo Rosario.
Luciana Cannatà, in linea con Giovanni Paolo II, propone anche la forma meditata e cantata (arricchita di immagini e melodie). Le quattro serie di misteri assumono la dinamica del contrappunto (gioia-dolore) oppure quella della progressione (luce-gloria). E con gli stessi sentimenti ed emozioni, in sintonia con Gesù e Maria, i diversi misteri ci invitano a contemplare le gioie e i dolori, le luci e i trionfi del Figlio e della Madre ed insieme a riflettere sui medesimi toni e ritmi, non solo della nostra vita personale e familiare, ma anche ecclesiale e sociale. La singola serie di misteri ha pure un proprio punto di culminazione o di gravitazione: ad es. per i misteri della gioia, la natività di Gesù Bambino a Betlemme (3° mistero); per i misteri del dolore, la crocifissione e morte di Gesù in Croce (5° mistero); per i misteri della gloria, la risurrezione di Gesù (1° mistero).
Inoltre così come suggerisce il Direttorio per la pietà popolare (a proposito del legame o accordo di questa prima forma di evangelizzazione con i cicli liturgici) si potrebbero segnalare dei misteri da preferire. Ad esempio nel mese di dicembre (tempo di avvento e natalizio) i misteri gaudiosi; nei mesi di febbraio-marzo (tempo di quaresima) i misteri dolorosi; nei mesi di aprile-maggio (tempo pasquale) i misteri gloriosi. Sappiamo, inoltre, che il mese di ottobre fu raccomandato da papa Leone XIII (in riferimento al Santuario di Pompei) e dal papa Pio XI nella forma del Rosario Missionario per l’evangelizzazione dei cinque continenti.
Resta da aggiungere anche un suggerimento ecumenico che proviene dai Fratelli Ortodossi (che privilegiano il Rosario di Gesù): per costoro il mese mariano per eccellenza sarebbe quello di agosto, incentrato sui misteri gloriosi.
Allora la guida e l’invito al Rosario di Luciana Cannatà è più che opportuno e salutare per tutti. Né il coinvolgimento in questa campagna deve farci sentire degli eroi o dei martiri, perché con l’Ave Maria, in fondo, sollecitiamo la Madre del Signore a “pregare per noi peccatori”.
Prof. Cosimo Reho, OFM
Teologo della Facoltà Teologica di Bari
Prefazione
Che la preghiera sia il mezzo elettivo per mettersi in relazione con Dio e ricevere con gratitudine i suoi doni, tutti lo sappiamo.
Ma sono pochi quelli che sanno che soltanto con la preghiera, quella che unisce mente e cuore, è possibile a colui che prega liberasi dell’immagine idealizzata di se che è fonte di menzogna e di costruzioni orgogliose, in autentiche e ingannatrici.
E appunto con la preghiera che tutti noi abdichiamo alla nostra volontà per essere tutt’uno con la volontà di Dio.
E non è cosa da nulla!
Infatti è con la preghiera che ci procuriamo l’intervento della Grazia, del dono dello Spirito che Dio concede a ogni uomo che si rimette a Lui. Dio bussa alla porta. Se lo facciamo entrare Egli cenerà con noi e noi con Lui. Ma il bisogno di Dio ci vede deboli.
L’estrema debolezza che è spoliazione di sé, diventa però ricchezza sovrabbondante e pienezza di grazie.
È quella pienezza dell’Amore di Dio da cui “abbiamo ricevuto grazia su grazia” (Giovanni I, 16).
E tutto questo per scuotere e allontanare ogni impedimento fondato sull’avidità di possesso e sul bisogno eccessivo di rassicurazione.
Dobbiamo infatti ricordare che “tutto è vostro” (I Corinzi 3, 22), come dice Paolo di Tarso, e come lo stesso Paolo ci invita, nella povertà dello spirito, a possedere come se non possedessimo.
Questo è possibile ancora di più se, obbedendo alla parola del Salvatore, siamo riuniti insieme nel Suo nome.
Questo noi facciamo insieme con Luciana Cannatà carismatica della preghiera, che è sempre dono di Dio, in comunione con la Madre di Gesù, Maria Immacolata Fonte di Grazie. La mediazione della Madonna, esempio di umanità esente da peccato, ci dà inoltre la certezza di essere insieme nell’amore per Dio e per tutti gli uomini.
Ora, nessuno può fare il bene se Dio non è con lui.
Di questo siamo profondamente convinti e per questo ci rivolgiamo devotamente con affetto filiale alla Mediatrice per antonomasia di ogni grazia.
Tutto ciò per non vanificare sforzi soltanto umani e progredire nell’accettazione umile della nostra umanità e di ogni conseguimento di santità che è sempre dono generoso di Dio Amore.
Antonino Monorchio
Postille sui misteri
Tutte le postille sono del: Prof. Cosimo Reho, OFM, teologo della facoltà teologica di Bari
Postilla circa i misteri della gioia
Gli spunti di riflessione sono articolati sull’irruzione di Dio nella scelta di vita di Maria (e nella vita di ciascuno); la grazia della maternità va condivisa; spiritualità del pellegrinaggio (siamo qui di passaggio) verso la vita eterna; la consacrazione dei figli a Dio; Gesù maestro interiore che ci mostra il Padre. E le orazioni, coerentemente indirizzate a Maria Immacolata (vedi titolo dell’Associazione), vertono sull’umiltà e ubbidienza disponibilità circa le contraddizioni alla maternità negata oppure tecnologica (chi può avere figli non li vuole, mentre chi non può li vuole a tutti i costi: scambio fertilità-sterilità, è un mercato?); altri estremismi sui bambini abbandonati e violati oppure idolatrati; valori e virtù preziose: umiltà, ubbidienza, sacrificio; Gesù ci insegna a vivere come figli e fratelli-sorelle.
Postilla circa i misteri della luce
Gli spunti di riflessione sono orientati sul battesimo, che c’introduce nella famiglia trinitaria; sulla intercessione della Santa Famiglia per ogni famiglia; sulla missione messianica di Gesù che proclama la liberazione e la gioia di Dio; sulla contemplazione del volto sofferente e splendente di Gesù nei fratelli e sorelle; l’Eucarestia come cristallizzazione della pasqua di Cristo, che ci assimila a Lui. Le orazioni, riportate tra Gesù e Maria (Santa Famiglia), sottolineano il battesimo come sacramento a vita; la vita santa in famiglia; la messa in guardia dai cattivi maestri (diritto-dovere della giusta critica); potenziale trasfigurante ed elevante della preghiera; l’Eucarestia come banchetto sacrificale e dinamismo di carità evangelizzatrice.
Postilla circa i misteri del dolore
In questa sezione meditazione e creazione sono fuse, incentrate piuttosto su Gesù sofferente; ma lo stesso dolore si rispecchia anche nella Madre Immacolata eppure in tutti i crocefissi della storia. Sembra predominare una prospettiva dolente individuale, che gravita sul cuore come centro della persona e volontà di riscatto (che a volte rischia la piega del “si salvi chi può”). Tuttavia è ben presente la prospettiva solidale di popolo, che si ricombatta nel perdono, nella conversione, nella carità che si spende per abbreviare e alleviare l’agonia del mondo.
Postilla circa i misteri della gloria
Questa sezione ovviamente orientata al primo dei Risorti (gli ultimi due misteri alla risurrezione di Maria): l’evento della Pasqua è ad alto (il massimo) potenziale esplosivo, che non lascia le cose come stavano (anzi le colloca nella loro forma definitiva, assolutamente nuova). Di conseguenza la meditazione si sofferma sull’esplosione del cuore, liberato dalle spine, reso capace di amare e irradiare la gioia del Risorto, che contagia tutti e tutto. Lo Spirito Santo, l’Immacolata, gli Apostoli e i testimoni sono messaggeri di amore, di pace e di speranza….portano il cielo in terra e la terra in cielo. E anche la storia di Dio con gli uomini è un’avventura a lieto fine. Amen. Alleluia!