Il libro, dedicato a tutti a tutti coloro che non ancora hanno gioito della Misericordia di Dio, viene scritto, musicato e dipinto da Luciana Cannatà sotto ispirazione della Madonna.
L’opera è suddivisa in:
Riflessioni, preghiere, coroncina, litanie e canti al Sacro Cuore di Gesù
Riflessioni, preghiere, coroncina, litanie e canti al Sacro Cuore di Maria
ECCO QUEL CUORE…
“L’amore, per essere dono, ha bisogno di un cuore grande, del tuo cuore, o Gesù” (da: Amare, Angelo Muri, 201 3).
Ho voluto cominciare così la presentazione della coroncina al cuore di Gesù e al cuore di Maria della signora Luciana Cannatà, per aiutare tutti a riflettere seriamente sulle parole di Gesù: “Imparate da me, che sono mite e umile di cuore” (Mt 11,29). Gesù infatti, ha lasciato alla sua Chiesa, ad ogni cristiano decisamente impegnato a vivere la pienezza della fede un preciso criterio educativo: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi” (Gv 15,12).
Quel “come” è un preciso cammino di educazione all’amore, all’amore vero, all’amore che non conosce stanchezza: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici” (Gv 15,13). Il misurarsi, quindi, con la profondità dell’amore di Gesù spinge la signora Cannatà a pregare il cuore divino di Gesù, sempre vivo in mezzo a noi, di allontanare ogni forma di disumana violenza.
L’amore di Gesù non è un ricordo del passato, non si è celebrato solamente sull’altare della croce: “Nel mistero dell’amore niente muore, tutto vive” (Luciana Cannatà). Ogni volta che l’uomo vuol sperimentare la profondità dell’amore di Gesù, proverà il suo cuore pronto ad accoglierlo, a perdonarlo, a rinnovarlo, a nutrirlo: “Prendete, mangiate: questo è il mio corpo. Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo: Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati”Mt 26,26-28).
Ogni giorno ognuno di noi è interpellato dal cuore misericordioso di Gesù: “Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?” (Gv 21,15). Gesù vuole celebrare questo, oggi, con ognuno di noi. “Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene” (Gv 21,17).
Il mondo ha bisogno di questo annuncio, ha bisogno di sperimentare l’amore celebrato con la vita e nella vita, l’amore capace di “sostenere il passo di chi teme di non farcela; attenti a rialzare, a rassicurare e a infondere speranza. Dalla condivisione con gli umili la nostra fede esce sempre rafforzata: mettiamo da parte, quindi, ogni forma di supponenza per chinarci su quanti il Signore ha affidato alla nostra sollecitudine” (dall’omelia di Papa Francesco del 23 maggio 20l3).
“Scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi dunque di sentimenti di tenerezza di bontà, di umiltà di mansuetudine, di magnanimità, sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro. Come il Signore vi ha perdonato, così fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della carità, che le unisce in modo perfetto” (Col 3,12-14).
Ciò che oggi può rinnovare il mondo è solo l’amore, l’amore che Gesù continua a donarci “per respirare sempre il profumo di fiore di frumento, letizia dei nostri giorni” (Luciana Cannatà).
Ancora una volta grazie alla signora Cannatà che attraverso la coroncina al cuore di Gesù e al cuore di Maria ci invita ad un profondo esame di coscienza: perché tanto odio, perché tanta violenza? Perché non siamo più capaci di tendere la mano?.
“Venite a me” (Mt 11,28): ognuno ritorni ad incontrare Gesù, a fare esperienza del suo amore per tornare, poi, in mezzo ai fratelli e dire loro: “Ho visto il Signore” (Gv 20,18).
“O Dio, sorgente di perenne carità risveglia in noi l’ardore del tuo amore nel lieto annuncio” (Luciana Cannatà).
Risvegliamo il desiderio di ritornare a riscaldarci a quel cuore che tanto ci ama.
“Se siamo davvero innamorati di Gesù e sentiamo quanto ci ama, il nostro cuore si infiammerà di una gioia tale che contagerà quanti vivono vicini a noi” (dall’omelia di Papa Francesco del 24 luglio 2013).
Padre Angelo Dr. Muri
Accademico dell’Istituto Superiore
di Studi Umanistici – Roma / Parigi
dell’Accademia Tiberina e
dell’Accademia dei “500”
MESAGNE ( Brindisi )
PRESENTAZIONE
Mi è stata data l’opportunità di prendere parte, con un gruppo di amici, a degli incontri con la Signora Luciana Cannatà, a Reggio Calabria e a Rosarno. Sono rimasto intimamente colpito dal clima di spiritualità vissuto in tali incontri.
Grato per l’accoglienza e per l’esperienza di fraternità, di fede e di preghiera, ringrazio il Signore per il dono che fa ai suoi figli, attraverso persone che mediano il Suo amore.
I tempi che noi viviamo ci aiutano poco a vivere la presenza di Dio, in noi e nel mondo, fino a mettere le cose della terra come fine della nostra vita, perdendo di vista le gioie che vengono da Lui.
La diversità di carattere, la visione del mondo che ci circonda esigono un dialogo aperto, continuo e stimolante per capire le tante assurdità, che si riscontrano in un mondo che è in continuo cambiamento; solo un’anima profondamente cristiana ci può aiutare ad amare gli umili, a sapere dialogare con le persone semplici e scoprire i veri valori della genuinità dell’essere umano. Sono le esperienza molto importanti che cambiano la vita, che fanno capire quanto sia importante, lungo il cammino, la ricerca dei veri valori.
Vedere il mondo con gli occhi del corpo, ci porta ad analisi spesso condizionate dal tempo, dalle circostanza, dai presupposti e da tante altre forme di schiavitù; vedere invece con gli occhi dello spirito, del cuore, è scoprire, alla luce della presenza mistica e mirabile di Dio, che ci ama di un amore infinito, quella verità che ricrea lo spirito e ci fa ritrovare la bellezza interiore del nostro essere.
Troviamo nel Cuore sacratissimo di Gesù e nel Cuore di Maria il mistero più grande che la devozione cristiana possa contemplare, perché sintetizza tutto l’amore di Dio verso gli uomini perché è un amore che si conclude con la morte e risurrezione di Gesù. Noi attribuiamo al cuore i sentimenti più profondi dell’anima, di conseguenza nei Cuori Sacratissimi di Gesù e della Sua dolce Madre, Maria, poniamo le sorgenti dell’amore.
Questo libro, che comprende la “Coroncina al S. Cuore di Gesù e di Maria”, possa aiutarci ad approfondire la nostra fede semplice e profonda, arricchirci di sapienza spirituale, prediletta al S. Cuore e stimolarci a credere di più all’amore di Cristo verso noi e il mondo intero.
Don Luigi Lo Presti
NOTA DELL’AUTRICE
In questo tempo storico viviamo un periodo tragico e violento di cuori spezzati.
Ed ecco questo libro, questa mia preghiera : l’ho composto per ricordare il sangue dei martiri cristiani dell’epoca contemporanea.
Invoco con questa mia prece la misericordia di Dio nel Cuore di Gesù e nel Cuore di Maria perché prendano a pietà e compassione il dramma che vivono i cristiani di oggi che ci ricordano le prime persecuzioni agli albori del Cristianesimo. Oggi più che mai intrecciato sempre con sistemi di interesse economico che smania per la potenza senza limiti.
Questa preghiera deve essere recitata in modo corale, dove il cuore di ogni essere umano diventi casa di Dio, di quel Dio unico nell’amore di ogni fratello che testimonia la fedeltà depositata nella verità di Cristo. La speranza regola e dà un contributo alla conversione dell’uomo e qui getta le basi per una fruttuosa e meravigliosa manifestazione del cambiamento vitale. E questo avviene in modo spettacolare in questo scenario composto da una tempesta diabolica che vuole essere un meccanismo in un combattimento disumano. Perché possa essere sconfitto il nemico della salvezza, radicato alla base di queste ingiustizie e sanguinarie violenze, l’uomo deve essere ricondotto alla ragione con molta chiarezza.
Dobbiamo rinnovarci con sfumature diverse come in un album che fa pensare ad un immenso mondo in frantumi, dove la piacevolezza dell’altalena della vita si tinge di un grigio sfumato da fiocchi di sofferenza incolmabili, da distruzioni sociali con un vago ricordo di fede. Così adesso ritroviamo suoni come venti di speranza e gli occhi si posano in un nuovo panorama e puntano a scrutare il nostro cuore.
Il peccato regna sovrano: riconosciamoci peccatori. E questa collera odiosa sparge sangue ribelle sui passi dell’uomo e fa sgorgare fiumi di incomprensioni e ingiustizie sociali e ogni sorta di male. Preghiamo perché si plachi questa odiosa schiavitù, avida e traditrice. Rivendichiamo l’amore in Cristo, pieno di grazie e benedizioni, così che possa crescere una pace feconda. Sulla base delle stesse regole di fede, speranza e carità, il Signore dice “pregate per i vostri nemici”. Lasciando alle spalle la morte ( il peccato, deserto dell’anima) proiettiamo lo sguardo alla vita, incamminiamoci su giorni nuovi nell’eterna verità.
Perché sgorghi dal Cuore di Gesù e dal Cuore di Maria l’abbondanza della grazia nell’umiltà della nuova umanità.
Luciana Cannatà