LA MIA VITA DEDICATA AL PROSSIMO

10 anni Hora Nona

 

 

Antonino Monorchio, Luciana Cannatà, Mariano Mazzullo, Domenico Siclari

 

Sabato 28 settembre 2019, presso l’Aula Magna dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, si è svolto il convegno dedicato al periodico Hora Nona, rivista culturale- religiosa
e organo d’informazione dell’Associazione Maria SS. Immacolata Fonte di Grazie, giunta al suo decimo anno di vita e consultabile anche online al sito www.periodicohoranona.it.
Il Convegno è stato organizzato dall’Associazione Maria SS. Imm. Fonte di Grazie di Rosarno, con il patrocinio e la collaborazione dell’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria.
Hanno relazionato sul tema “Artifici culturali e valori non negoziabili nell’epoca della modernità liquida” il presidente dell’Associazione, prof. Antonino Monorchio, Luciana Cannatà, fondatrice della rivista, il prof. Domenico Siclari docente di diritto pubblico all’Università per stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria e lo scrittore Mariano Mazzullo docente di Storia e Filosofia, mentre sono pervenuti gli interventi di don Mimmo Serreti e di padre Angelo Muri, assenti al convegno per cause di forza maggiore.

 

Il convegno è stato anche l’occasione per narrare un decennio.
E’ stata una festa presentare e raccontare l’esperienza di dieci anni di pubblicazioni; l’occasione per ricordare da dove siamo partiti ma anche il momento per ricordare il nostro attuale impegno.
Siamo soddisfatti del lavoro che in tanti anni abbiamo portato avanti nonostante le tante difficoltà dovute ai limitati mezzi a nostra disposizione!
La nostra avventura è iniziata nel lontano 2009. Il giornale è stato fondato su ispirazione di Luciana Cannatà, carismatica della preghiera, la cui missione si esplica in particolare con la sua opera di
apostolato di preghiera e si concretizza, come è stato in questi decenni, in tanti modi, con varie attività soprattutto di evangelizzazione, impegnate a promuovere la devozione e il culto alla Beata
Vergine Maria e all’Adorazione Eucaristica.
Luciana Cannatà, con il suo costante invito a vivere una vita cristiana che trova nella preghiera il suo nucleo centrale, la sua linfa vitale, svolge un ruolo di sostegno e di incoraggiamento nel percorso di fede di moltissime persone che vengono esortate ad affidarsi al Signore.
Per poter sviluppare ancor meglio questa missione Luciana Cannatà ha fondato nel 2001 l’Associazione “Maria SS. Immacolata Fonte di Grazie”, che si adopera a svolgere specificatamente un’opera di diffusione del culto mariano, e dieci anni fa il periodico “Hora Nona”.
L’iniziativa, accolta con grande entusiasmo dal presidente dell’associazione Prof. Antonino Monorchio e da tutti i soci, ha dato vita al periodico che è stato diretto con grande interesse già dalla prima edizione di giugno 2010, dalla Prof.ssa Isabella Loschiavo, giornalista e scrittrice di Taurianova.
La rivista diretta attualmente dal dott. Giuseppe Legato, giornalista professionista de “La Stampa” di Torino, si avvale della collaborazione volontaria di religiosi e laici che hanno fornito e continuano a fornire l’apporto dei loro preziosi scritti. Hanno avuto spazio infatti gli articoli di teologi, sacerdoti, diaconi, insegnanti, giornalisti, scrittori, filosofi, sociologi-antropologi, critici d’arte, psichiatri, psicologi, medici, avvocati, tutte persone animate solo dall’irrefrenabile bisogno di risvegliare le coscienze religiose e offrire al lettore nuovi confronti socio-culturali.
A tutti loro va il nostro infinito ringraziamento!

Dopo avere salutato i convenuti arrivati anche dalla Sicilia e da diverse parti d’Italia, il presidente Antonino Monorchio ha relazionato sul tema della modernità liquida e ha poi ceduto la parola alla fondatrice del giornale Luciana Cannatà, che ha illustrato l’intensa attività redazionale e l’impegno sociale della rivista.

 

“Hora Nona è l’ora della vita”, così ha chiosato la fondatrice Luciana Cannatà, “è un progetto nel cammino verso Dio e i fratelli, dove possiamo accogliere la preghiera e la Parola”.
Hora Nona” nasce dalla volontà di comunicazione sociale, condivisa dal presidente dell’Associazione Maria SS. Immacolata Fonte di Grazie, dal direttore e dai soci che hanno abbracciato con entusiasmo questa mia iniziativa di fondare un giornale mediante cui potere divulgare un messaggio molto semplice: il Vangelo.

Ma Hora Nona, essendo una rivista culturale-religiosa offre anche la possibilità di affrontare tematiche attuali e storiche nonchè di coinvolgere direttamente il lettore rispetto l’operato dell’Associazione.
Hora Nona, grazie ad un linguaggio, credo, gradevole per i lettori e all’interesse che ha destato negli anni per i suoi contenuti espressamente cristiani, e’ ormai anche in versione digitale, online,
oltre che cartacea, riuscendo così ad oltrepassare i confini oltreoceano e resistere negli anni alla modernità liquida.
Voglio ringraziare, innanzitutto, il presidente, il direttore e tutti i soci che sostengono attivamente il periodico e si impegnano nella buona riuscita dello stesso; tutti coloro che danno un contributo
all’arricchimento culturale che ha come filo conduttore la fratellanza cristiana. Grazie ai molti lettori che seguono la rivista e leggono con interesse i variegati contenuti dei nostri articoli che nascono dal linguaggio del cuore e della mente. Il cuore pulsante da cui origina la nostra rivista mette in luce un cammino accompagnato dal verbo <<vieni e seguimi>> come dice il Rabbì, Gesù.
Grazie a lui la vita diventa piena di saggezza, la si assapora meglio e la si vive in sintonia con la Parola, con i Comandi che Dio stesso ci ha lasciato. Con questo non intendo affermare che la nostra rivista sia la migliore, ma che la nostra penna ha un indice di gradimento al palato letterario che va interpretato semplicemente come lectio divina.
Un grazie particolare, inoltre, ai collaboratori del periodico che pur non essendo giornalisti professionisti hanno una grande capacità di comunicazione e condivisione dei contenuti mediante una chiave di lettura molto dotta ma contemporaneamente accessibile a tutti in un’era in cui la vera comunicazione e’ ostacolata e pilotata.
Hora Nona e’ l’ora della vita, e’ un progetto nel cammino verso Dio e i fratelli dove possiamo accogliere la preghiera e la Parola.

Luciana Cannatà

 

Si sono infine alternati Mariano Mazzullo e Domenico Siclari, dibattendo sull’impegno intellettuale dei cristiani e sulla missione che la rivista” Hora Nona” porta avanti da dieci anni con serietà ed impegno.

 

“In questo mondo di disorientamento e confusione, dove incompetenze e ignoranza sono elevate a qualità, si rivela tutta la funzionalità e la dignità di un organo di stampa e diffusione della Parola come Hora Nona”, così ha commentato il decennale della rivista don Mimmo Serreti.

L’intervento scritto pervenuto da don Mimmo Serreti
viene letto dall’avvocato Irene Calogero

Allo scoccar dell’ “Hora Nona”

Ringrazio la redazione di Hora Nona per avermi chiesto un contributo di pensiero. A partire dai due lustri della nascita, HORA NONA, nata dalla penna e dalle idee di collaboratori sapienti e maturi, strutturata su idee scaturite da un profondo convincimento di etica cristiana, ha offerto con rispetto e modestia una dimensione di spiritualità comunicando agli altri, attraverso la scrittura, non solo un parlare ma vita e spirito a chi ha sete di conoscere e di sapere. Un fondamento di etica cristiana, di morale e non ultimo teologico accompagna sempre lo scritto di chi si propone nella comunicazione conoscitiva e sapienziale un messaggio di amore e di carità.
È nato il primo giornale, gemmato nel cuore di una donna, che ha profondamente modificato significativamente tendenze culturali nel nostro territorio, che non si limita ad un ristretto luogo geografico bensì esplicita una lungimiranza che varca il limite delle nostre case.
Dieci anni accompagnano la rivista culturale – religiosa dell’Associazione Maria SS. Immacolata Fonte di Grazie, “Hora Nona” che ospita gli spunti, lo scritto prezioso di diversi collaboratori spinti
esclusivamente dal bisogno di offrire a chi si accinge a leggere articoli la cui scaturigine ha un solido fondamento sulla Parola.
Mette in risalto una lirica tendente a rivelare momenti ed episodi del pensiero umano in una luce esemplare.
Segna con interesse le vicende del pensiero in un continuo evolversi con l’intento di educare tutte quelle persone che si accostano alla lettura dei vari articoli proposti che danno un senso al divenire umano e alla coscienza.
Un giornale voluto e suscitato dall’ardimento di una equipe di promotori / fautori: la fondatrice e ispiratrice Luciana Cannatà, il Presidente e i soci dell’Associazione M. SS. Immacolata Fonte di Grazie, sostenuti spiritualmente da sacerdoti e religiosi.
Il messaggio corre veloce e si ha bisogno di verità sostenuta da pensieri e letture che portano dolcezza e frescura allo spirito.
“Hora Nona”, creatura fortemente voluta dall’ispirazione della fondatrice Luciana  Cannatà, spirito sensibile alle “ cose di Dio”, puntualmente coinvolge ai momenti forti per lo spirito del credente e ognuno dà la propria collaborazione perché crede. Necessita passione, volontà ma soprattutto la voglia di andare avanti. Questo accomuna il nostro team. Quest’organo di diffusione della parola di “Verità”, giornale cattolico, appare sotto quest’aspetto in tutta la sua funzionalità e dignità.
Viviamo un momento (abbastanza lungo) di disorientamento, confusione e di tregenda, di regionalismi e localismi diffusi, di una Europa con molte facce e con troppe frontiere chiuse .
Nessuno ha la parola definitiva in tasca. Vedo tante lenti ideologiche e deformanti. L’ignoranza e l’incompetenza elevate a qualità. C’è sempre da imparare dalle cose antiche.
Siamo liberi pensieri, idee, suggestioni e sentimenti. La volgarità ha cambiato nome: ora si fa chiamare sincerità, e l’educazione è divenuta come la cultura: il sintomo di un comportamento asociale. In pubblico basta essere scurrili per prendersi l’applauso. Quando la verità fosse evidentemente nuda tocca alla saggezza rivestirla. Ma forse è vero che sono finiti gli indumenti o si risparmia esageratamente sulla stoffa. Internet, che ormai domina la comunicazione, non ha di certo impreziosito il nostro linguaggio. In questo contesto ben si inserisce il 10° anniversario di un evento importante per la spiritualità del luogo e oltre: “Hora Nona”. Nasce pertanto da un’intelligenza di fede. Qualcuno dice che la bellezza non esiste in assoluto, che esiste nella mente di chi la contempla in un preciso istante e secondo le proprie percezioni Auguri e lunga vita “DUC IN ALTUM.”

Don Mimmo Serreti

 

Ha concluso la serie degli interventi il suggestivo richiamo al Vangelo di padre Angelo Muri che ha sottolineato l’importanza della missione di Hora Nona, ricordando all’uditorio che l’obiettivo ultimo della rivista è “diffondere il messaggio autentico della vera libertà, la chiamata universale degli uomini di buona volontà, a diventare con Cristo operatori di pace”.

L’intervento scritto pervenuto da padre Angelo Muri
viene letto da Graziella Loscrì

“Hora Nona”

Tutto nel tempo è un invito a sostare, a riflettere, per poi continuare a camminare e cogliere, dalla vita, l’eterno messaggio dell’amore. Anche le occasioni spesso non previste hanno un loro messaggio, una richiesta di attenzione. È capitato anche a me!
Nelle mani ho un numero della rivista “Hora Nona”. La mia scrivania è sommersa di riviste, di giornali che attendono un pò del mio tempo, una mia lettura per riflettere su temi che formano la rete del nostro tempo, l’inquietudine del nostro oggi.
“Hora Nona” è l’ora che la storia, per 2019 anni, ha ritenuto l’ora della vita; l’ora in cui si è celebrato il sacrificio supremo di un Dio che si è fatto uno di noi, per farci come lui; l’ora in cui l’umanità è stata invitata a fermarsi per adorare, contemplare, imparare che “se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto” (Gv 12,24); l’ora in cui anche i non  redenti sono costretti a riconoscere che “veramente quest’uomo era giusto”(Lc 23,47). Anche quelli che erano venuti per vedere lo “spettacolo”, davanti a questi fatti se ne tornavano a casa battendosi il petto (cfr. Lc 23,48). E’ l’ora in cui ha inizio la storia della salvezza, il messaggio autentico della vera libertà, la chiamata universale degli uomini di buona volontà a ricevere la pace per diventare, con Cristo, operatori di  pace. E’ l’ora in cui l’uomo deve ritrovare il coraggio e l’onestà del cuore per scegliere Cristo e seguire le sue orme, per continuare, nel tempo, il suo mandato: come ho fatto io, fate anche voi (cfr. Gv 13,15).
“Hora Nona” è l’ora in cui la croce, da segno di sconfitta, di umiliazione, di vergogna diventa il trono del regno di Dio in mezzo a noi: regno di giustizia, di pace e di amore. E’ l’ora che torna ogni giorno nella vita di tutti per ricordare ai cristiani che “senza di me non potete far nulla” (Gv 15,5).
“Hora nona” è l’ora in cui si celebra il sacrificio che insegna a tutti il grande comandamento dell’amore: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
“Hora Nona” è l’ora in cui, per mezzo di Cristo, celebriamo l’abbraccio con il Padre, la gioia del suo perdono, e siamo ammessi all’eterno convito, alla festa “perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato” (Lc 15,24). “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato a voi in Cristo”(Ef 4,32).
“Fatevi imitatori di Dio, quali figli carissimi, e camminate nella carità, nel modo che anche Cristo vi ha amato e ha dato se stesso per noi, offrendosi a Dio in sacrificio di soave odore” (Ef 5,1-2).
“Hora Nona” è il momento sublime in cui la falsità viene debellata, la sincerità trasformata in testimonianza, la promessa in comportamento, la scelta in una crescita responsabile, profonda, continua per essere sempre più segno di Cristo nel mondo: “Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei cieli” (Mt 5,16).
“Hora Nona” ci ricorda la gioia perché, anche se peccatori, Gesù ci ha redenti ed affidati ad una Mamma, Maria: “Gesù, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava disse alla madre:”Donna, ecco il tuo figlio!”Poi disse al discepolo:”Ecco la tua madre!”. E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (Gv 19,26-27). E’ con Maria che ognuno di noi deve crescere nella fede e nell’amore; è con Maria che dobbiamo sentire la bellezza dell’oggi; è con Maria che dobbiamo maturare la gioia e la consapevolezza che siamo la Chiesa che spalanca ogni giorno di più le sue porte a Cristo per permettere a chi entra di incontrarlo e godere della sua luce.

Padre Angelo Muri